Il Paese

Le nostre tradizioni

Il Befanone: il 6 gennaio nessuno dei fedeli vuole arrivare in ritardo alla Messa. L'ultimo ad entrare in chiesa, infatti, subisce l'onta del befanone. In passato, al termine della messa, un corteo si sarebbe recato davanti alla casa del ritardatario e avrebbe bruciato una croce di paglia (il befanone, appunto) fra motteggi e pesanti battute. Non pochi erano i casi in cui il dileggiato reagiva adirato allo scherzo. Ai giorni nostri questa usanza si è un pò mitigata. Il ritardatario porta la sua croce di paglia dalla chiesa fino in Villa, dove viene bruciata mentre i presenti brindano allegramente, contenti di aver perpetrato questo antico costume.

Il Befanone   Il Befanone brucia
Foto della Befana 2005: a sinistra il befanone prima di essere consegnato al
ritardatario (portato da Adolfo Roselli, che ogni anno lo prepara di persona);
a destra il befanone mentre viene bruciato in Villa.


Lo scuribattolo: al termine della Settimana Santa, nei giorni di venerdì e sabato, le corde delle campane venivano legate in segno di lutto per la morte di Gesù. Il campanile non poteva quindi assolvere la sua funzione di scandire i vari momenti della giornata e del rito religioso. In mancanza dei rintocchi, gruppi di ragazzi si recavano in giro per il paese a ricordare ai loro compaesani che ora fosse. Per fare questo lanciavano grida ed utilizzavano una sorta di grossa raganella di legno, lo scuribattolo (l'origine del nome ci è sconosciuta).

Lo scuribattolo

A destra, uno scuribattolo. Con il suo suono sostituisce le

campane il venerdì ed il sabato della Settimana santa.



Ascoltane il suono e guarda come viene usato nel
filmato "Suona mezzogiorno!" (Settimana Santa 2003)
disponibile in formato avi (850 Kb) o mpg (1 Mb)


Le processioni: Dalla fine del XVI secolo opera a Moggiona la Compagnia del Santissimo Sacramento. I confratelli, in larga parte fedeli della parrocchia di San Giacomo di Moggiona o persone di ascendenza moggionina trapiantate altrove, svolgono particolari compiti nelle celebrazioni religiose. Fra i loro doveri, quello più importante è di partecipare a tre processioni: la Via Crucis (o processione del Gesù morto) il Venerdì Santo, la processione del Corpus Domini a primavera, e la processione per l'Assunzione di Maria Vergine il 15 Agosto. Un tempo a queste si aggiungevano le processioni delle Quarantore, di San Giacomo, di San Rocco e quella della Santissima Trinità.

Corpus Domini anni 60   Corpus Domini 2003
I confratelli della Compagnia con i loro paramenti aprono la processione del
Corpus Domini. A sinistra una foto degli anni 60 (cortesia di Maria Faggioli
Tognarini), a destra la processione del 2003.


Come in molti altri paesi, la processione del Corpus Domini a Moggiona è caratterizzata dai disegni realizzati lungo il percorso con i petali dei fiori (data la stagione, molto usato è il fiore della ginestra dal tipico colore giallo). È anche questa un'usanza antica, già attestata in un documento del 1686: come si legge negli Atti criminali del Comune di Moggiona (registro conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze) in quell'anno Donna Agnoletta viene condannata ad una pena pecuniaria per aver tirato sassi ad un gruppo di ragazzi andati per corre i fiori per il Corpus Domini (ma stavano anche cogliendo mele da un albero di proprietà della donna!).

Fiori Corpus Domini
Alcuni dei disegni a carattere religioso realizzati con petali
lungo il percorso della processione del Corpus Domini



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